Circular Fashion

Quando pensiamo all’economia e quindi al modo di produrre che attuiamo o subiamo abitualmente, lo schema che ci appare è definito verticale e si può tradurre anche con un acronimo: TMW ovvero

-Take (prendere dalla Natura)

-Make (fare, produrre)

-Waste (sprecare, buttare, riferito all’enormità di rifiuti generati)

Quando parliamo dell’industria della moda in particolare, come già abbiamo visto nei precedenti Post la situazione è drammatica.

Per fortuna si sta facendo già qualcosa sia da parte dei brand che sempre più spesso pensano alla maniera più sostenibile di creare i loro prodotti senza rinunciare alla componente fashionable, sia dal punto di vista dell’educazione, sono molte le iniziative da parte di privati e organizzazioni per smuovere le coscienze dei consumatori e per fare informazione.

Perchè parlo di educazione? Perchè purtroppo alla base di molte scelte sbagliate altro non c’è che ignoranza, proprio nel senso di non sapere, non rendersi conto, di quanto le nostre scelte come cittadini e come consumatori abbiano un impatto devastante sull’ambiente, sulle altre persone e sugli animali con cui condividiamo questa magnifica Terra.

Quello che mi propongo di fare con i miei lavori e gli articoli che scrivo è proprio un po’ di informazione, trasmettere dati e condividere siti, blog, video e qualsiasi cosa mi aiuti a far luce in questo mondo.

Per esempio ho trovato questo video molto interessante, sul canale youtube di Ellen Mac Arthur Foundation che mostra alcuni esempi di come anche l’industria dei jeans, fra le più nocive ed inquinanti al mondo possa in realtà cambiare per essere più sostenibile!

Come designers bisogna riconsiderare i nostri metodi, quanto la produzione inquini e tener conto di come i nostri prodotti influiranno sull’ambiente una volta entrati in commercio.

Vi ho già parlato del Corso in Sustainability Fashion che sto facendo gratuitamente sulla piattaforma di Future Learn e uno dei consigli per capire come produrre in maniera sostenibile in realtà è più che pratico, addirittura è una APP messa a disposizione del gruppo Kering che attraverso l’inserimento di pochi dati riesce a darci un’informazione di tipo economico, letteralmente quanto costa in termini monetari il nostro modo di produrre e come invece potremmo renderlo sostenibile ed economico, per esempio scegliendo fornitori locali e materiali alternativi a minor impatto ambientale rispetto a quelli che usiamo abitualmente.

App My EP&L

Come consumatori siamo responsabili del futuro che ci troveremo a vivere e del mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti e a chi verrà dopo di noi e mai come oggi abbiamo il compito e oserei dire il dovere di optare per scelte green.

Abbiamo un termine da rispettare, il 2030 e molti obiettivi da raggiungere come sottoscritto dalle Nazioni aderenti all’Onu per l’Agenda 2030 e tutti gli individui devono fare la loro parte per pensare di poter raggiungere i 17 obiettivi per uno sviluppo sostenibile che vanno dalla riduzione delle iniquità, alla fine della povertà, al raggiungimento dell’uguaglianza di genere, e ad una produzione e consumo responsabili.

Non possiamo più aspettare è ora di cambiare ADESSO.

Published by lunalaluz

Creazioni sartoriali, pensieri, mare e sabbia sotto i piedi

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